È finita.
Dopo tre settimane di scariche di petardi, ma soprattutto
una cinque giorni conclusiva che sembrava una maratona, le Fallas si sono
concluse.
Ed ecco a voi il mio Bilancio
personale delle Fallas:
1) Ho rivisto il mio migliore amico, che non rivedevo da
Natale, e siamo stati insieme per quattro giorni.
2) Il mio conto in banca è sceso di 270 euro e io non ho la
più pallida idea di come ho speso questi soldi.
3) La falla più brutta di Valencia era quella sotto casa
mia. Lo chiamavano Karma. Io l’ho ribatezzata “la falla lesbica” perché era una
specie di testa androgina con casco ed occhiali da moto, sulla quale hanno
posto una motocicletta (…).
4) Ho bevuto più alcool che acqua.
5) Così come qualsiasi altra legge a Valencia, anche il mio
“aver smesso di fumare” (a chi voglio raccontarlo ormai…) è stato sospeso,
visto che in 4 giorni ho fumato almeno 2 pacchetti di sigarette.
6) Ho calpestato una chiazza di vomito.
7) Un gruppetto di quattro signore 60enni ubriache ci ha
provato con me in Calle Literato Azorín quando ho chiesto loro un accendino.
8) Sono in debito di sonno per il resto dei miei giorni. Urge
l’arrivo del sonno eterno.
9) Oggi ho la tosse e anche il raffreddore e la primavera
qui è iniziata con un calo delle temperature di 7-8 gradi.
10) …E, nonostante tutto, i petardi che venivano scoppiati,
la folla ovunque, i ristoranti tutti pieni e i camerieri esauriti non mi hanno
stremato più di tanto, forse perché in questo periodo per tanti motivi sono
particolarmente (e stranamente) felice, o almeno sereno, e forse perché questa
città mi sta portando fortuna.
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