Io mi sono sempre sentito invisibile nella mia vita: mai che
abbia lasciato il segno, e solitamente anche nei posti di lavoro mi sentivo un
po’ così. Durante il Dottorato, mi autodefinivo il dottorando invisibile: al
terzo anno, ad esempio, dovevo tenere un seminario e la responsabile, presentandomi,
mi ha chiamato “Gaetano D’Amato”. In più di una conferenza hanno sbagliato il
mio nome sul programma, chiamandomi ad esempio Riccardo.
Qui a Valencia pensavo, però, di essere partito col piede
giusto: in Università sono uno dei due “nuovi professori italiani” e così ho la
mia identità, che ha scavalcato almeno temporaneamente il mio magro destino. E
poi, che cazzo, almeno per quell’ottantina di studenti che ho, sarò pure un
punto di riferimento, magari in senso negativo, magari come “quello
sfigato/quello stronzo/quel figo del prof”, quello che volete, ma almeno sanno
chi sono… O almeno questo è quello che credevo. E invece no.
Gennaio, per chi studia all’università, è il mese in cui si
fanno gli esami. Gennaio, per chi è Professore all’università, è il mese in cui
si preparano e poi si correggono gli esami. E la correzione degli esami è stata
come una sberla di realismo che ha infranto i miei sogni di non-invisibilità.
Correggendo i compiti, ho fatto la triste scoperta che i
miei studenti non sanno come mi chiamo, o almeno molti di loro. E poiché il 60%
dei miei studenti non sono spagnoli ma di molti paesi europei, credo di avere
un buon campione a livello internazionale.
Ma io dico: io ricordo ancora i nomi di tutti i miei
professori, anche non italiani quando studiavo all’estero, è mai possibile che
la gente non sappia come si chiama il suo?
Nel mio caso la risposta è sì. E così, in una pausa dalla
correzione - quasi ultimata - dei compiti d’esame, mi ritrovo a fare un
censimento e a scoprire che, nello spazio dedicato al “nome del professore” (“E
mi raccomando scrivetelo, perché in questa aula ci sono persone di corsi
differenti! ;) “, lì dove avrebbero dovuto scrivere il mio nome, hanno messo
nome e cognome corretto: 39
Non hanno scritto nulla ( cioè, non sanno il mio nome ): 22
Gaetano (praticamente un compagno di merende) : 7
Solo cognome, senza l’apostrofo, un errore infondo
comprensibile: 5
… Ma soprattutto:
Gaetano D’Amo: 1
Gaedamo: 1
Geatamo 2
Gaetamo Dedamo 1
Gaetano D’Amano 1
Nome e Cognome (?) (sì, con tanto di punto interrogativo tra
parentesi): 1
Gateano D’ : 1.
Io posso capire gli errori di spelling o l’apostrofo
mancato. Ma il punto interrogativo. Il cognome che finisce per D’. Il mix
nome/cognome. Eccheccazzo.
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