(17 Luglio 2012)
Maria José è di sinistra. Aveva un incarico politico in una
amministrazione comunale in Estremadura, fino allo scorso maggio, poi le
elezioni amministrative le hanno fatto perdere il posto (ed evidentemente anche
il numero di cellulare, che è stato dato a me da Movistar).
A quanto pare, però, MJ continua con l’attività politica (o
almeno, i suoi ex compagni lo vorrebbero): dopo l’ultima manovra lacrime e
sangue del Governo che, tra le altre cose, mi ha fatto dire addio alla
tredicesima di dicembre, Maria José (io) ha ricevuto il messaggio su Whatsapp
di cui sopra.
Si convocava una manifestazione venerdi scorso davanti alla
sede del PP di Avenida Antonio Hurtado a Caceres e questo direi che rende
praticamente sicuro che non fosse una manifestazione in sostegno al governo.
(Nota: “Hurtado” è
scritto con la minuscola. “Hurtado” significa rubato. Io come prima cosa
pensavo avessero rapito un certo Antonio, poi ho avuto l’illuminazione. La
gente deve imparare a usare le maiuscole.)
Quindi: venerdì sera, mentre io ero al Festival di
Benicassim (che presto narrerò su queste pagine) Maria José lottava per il
futuro suo e mio. Oppure non era lì perché non ha ricevuto il messaggio, e io
non ho fatto nulla perché lo ricevesse, e chissà cosa penseranno ora di lei i
suoi compagni di partito.
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