Dal 12 al 15 luglio sono stato con una mia amica al Festival
Internacional de Benicàssim, uno dei Festival più importanti dell’Inglhil… ehm,
della Spagna. Si svolge a un’ora di macchina da Valencia, a Benicàssim appunto,
ma la quantità di inglesi che ci sono ti fa quasi pensare di stare nel Regno
Unito. Beh no, diciamo a Gibilterra, dato il clima.
Il FIB è un’esperienza di vita, soprattutto se poi si decide
di andare a stare in tenda, come abbiamo fatto noi (fino ad un certo punto eh:
abbiamo noleggiato una tenda in una zona del camping dove erano già montate.
All’avventura sì, ma non troppo).
Ed ecco a voi una lista di cose che possono succedere al
FIB:
1) Vedere un ragazzo che, in mezzo alla folla, si mette ad
orinare (creando una voragine attorno a sé perché tutti si allontanavano
disgustati) con sguardo fiero, mentre un suo amico si tuffa sotto al getto di
cui sopra.
2) Perdere il portafogli con tutti i contanti che ti sei portato non da ubriaco,
né durante il concerto: di mattina, il secondo giorno, sull’autobus diretto
alla spiaggia.
3) Fermarsi tra i chioschi del cibo, fissato da una ragazza
sconosciuta perché hai la t-shirt di Rufus Wainwright, e iniziare a cantare “Oh
What a World” con lei.
4) Scoprire che il motivo per cui avevi comprato il
biglietto, detto “Florence and the Machine”, ha cancellato il concerto il
giorno prima della partenza.
5) Maledire il 50% dei cantanti o gruppi che sono stati
inseriti nel cartello: in particolare, David Guetta, Jessie J, Dizzie Rascal;
chiedere “e questi chi cazzo sono?” per il 40%, godersi il 9% e scoglionarsi
con Bob Dylan.
6) Essere intervistato dalla TV mentre torni dalla spiaggia
stanco, sabbioso e ustionato, con in testa un cappello di paglia sponsorizzato
da Ron Barceló e nonostante questo alla loro domanda “possiamo farvi qualche
domanda?” rispondere, entusiasta: “Sì!”
7) Essere svegliato l’ultima notte dalla vicina di tenda
americana che urla ubriaca a ripetizione “it’s fucking cold” e poco dopo
scoprire che aveva freddo perché lei e il ragazzo, per rientrare in tenda,
l’avevano tranciata di netto.
8) Per la prima volta nella vita, rivolgersi in spagnolo a
degli spagnoli e sentirsi rispondere sempre e solo in inglese.
9) Assistere alle allegre e disinibite nudità pubbliche dei
ragazzi e delle ragazze inglesi.
10) Bere birra ed acqua in proporzione 4:1 (e siamo stati
bravi) .
Ma soprattutto: sentirsi la persona più sana e più pulita
del mondo in mezzo ad alcune decine di migliaia nonostante sia appena finito un
concerto e tu sia piuttosto ubriaco.
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