lunedì 1 ottobre 2012

El Congreso

La scorsa settimana sono stato a Bratislava per una conferenza. Non ero mai stato a Bratislava: in realtà, mi aveva sempre incuriosito in modo inquietante da quando vidi Hostel, che si svolge proprio lì ed è l'unico film horror che nella mia vita ho dovuto interrompere a metà perché ero troppo impressionato.

(Particolare per stomaci forti: decisi di spegnere la TV quando il carnefice tagliò le caviglie ad un prigioniero, lasciò che si alzasse e quando questo lo fece i piedi si staccarono dal resto del corpo. Fine dei dettagli splatter).
Per tenermi al passo con il posto in cui ero diretto, all'Aereoporto di Bergamo ho comprato un libro di Jo Nesbø e, credeteci o no, dopo quattro giorni l'ho già quasi finito.

In realtà Bratislava mi aveva sempre affascinato, perché nella mia testa rientrava tra le città del Centro-Est Europa ex comunista che hanno conservato un loro fascino. Altre città affascinanti dell'Europa Centro-Orientale: Praga, Zagabria, Lubiana, Riga, Budapest. Città non affascinanti dell'Europa Centro-Orientale: Skopje, Minsk, Kiev.

Purtroppo, la mattina di giovedì - primo giorno della conferenza - ho avuto la pessima idea di andare a piedi all'Università, che era letteralmente dall'altra parte della città (e del fiume), lì dove la poesia medievale del piccolo centro storico di Bratislava lascia spazio all'architettura popolare dell'era comunista. Dopo aver fatto colazione e aver controllato il percorso sulla mappa, mi sono avviato, dopo 30 minuti di cammino ho attraversato il fiume, uh ma che bella vista, sono sceso giù dal ponte seguendo la pista ciclabile e mi sono ritrovato nel nulla. In teoria l'università era vicinissima ma io non avevo modo di raggiungerla, né di vederla, e questo è il panorama che avevo davanti: Hostel II sto arrivando.


Mentre mi maledicevo, seguendo la camminata lungo una pista ciclabile che portava non si sa dove, ha anche iniziato a piovigginare. Mi sembrava di essere ritornato a quando ero vicino Varsavia per un'altra conferenza e arrivai con 60 cm di neve, 14 gradi sotto zero, sbagliai strada dalla fermata del bus all'hotel e quando arrivai lì - vabbè, quella è un'altra storia.

Nonostante tutto, dopo un giro assurdo, sono riuscito ad arrivare all'Università, seppure con mezz'ora di ritardo (tempo totale della camminata: 70 minuti. Cosa non si fa per risparmiare il prezzo del taxi a chi ti dovrà rimborsare il viaggio...)
 Al mio arrivo, come sempre, mi hanno dato la borsa della conferenza con il merchandising vario, ma se ancora avevo dubbi che questa potesse essere un'esperienza surreale, sono stati finalmente dissipati dal contenuto della borsa. Quando, seduto al mio banco nella prima sessione plenaria, l'ho aperta, mi è sembrato di aver trovato il Santo Graal. Ed ecco a voi cosa contiene una Borsa Data Ad Una Conferenza Nell'Europa Dell'Est:


Una ragazza si è seduta vicino a me, si è presentata, io ho ricambiato e lei "sì, lo so, la Professoressa Fhshiblzuihlciunfzfz mi ha detto che presenterai un paper interessante". Io ho ringraziato, nel frattempo è arrivata la sconosciuta Professoressa Fhshiblzuihlciunfzfz, che si è presentata a me e poi ha parlato con la ragazza, una dottoranda:
Prof: "shgiuhgvsg fhnsgiubgibgia fifeufaoiccobaa"
Dottoranda: "iwaeaycilybvlu"
Prof e Dottoranda: "ahahahahah!"
La mia interpretazione è stata che stessero parlando male di me.

La conferenza è andata bene, ma mi raccomando, se andate a Bratislava dovete assolutamente:
- Fare colazione da Shtoor, che è una caffetteria molto carina in centro e frequentata de gente molto giusta, e prendere una fetta della loro Crumble Apple Tart. E' spaziale.
- Cenare o andare a bere al Verne, che è bellissimo e dove, a quanto pare, vanno spesso anche VIP della musica o della TV Slovacchi. Una pinta di birra, 1.60 €.

Passo e chiudo.

2 commenti:

  1. La profesora Fhshiblzuihlciunfzfz y su doctoranda ya se habían bebido la cerveza, claramente

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  2. ahahahahahahahahahah secondo me hanno detto madonna bratislava

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