mercoledì 2 aprile 2014

Nadando


Per una persona a cui piace nuotare, avere una piscina dall'altro lato della strada rispetto a dove si lavora è un gran colpo di fortuna, oserei dire un lusso.

Da più di un anno, due volte a settimana, approfitto di questa fortuna e, in pausa pranzo, attraverso l'Avinguda dels Tarongers e vado a nuotare alla piscina dell'Università Politecnica. Nuotare è bellissimo: quando finisco mi sento sempre carico di energie, affamato, e di buon umore.

Tuttavia, sicuramente massimizzerei questi effetti benefici se non dovessi spartire la piscina con la maggioranza di quelli che la frequentano nelle ore di nuoto libero. E sono proprio stati lo stress e la frustrazione sviluppati nella giornata di ieri, dove sembrava che il Congresso dei Soliti Stronzi si fosse dato appuntamento alla piscina dell'UPV, che mi hanno spinto a rispolverare questo blog ibernato da 6 mesi con una finalità di progresso sociale: scrivere

IL CODICE DELLA PISCINA

che, quando sarò importante, avrà la stessa importanza del codice della strada.

Premessa: chi scrive ha fatto qualche anno di nuoto. Ciononostante, anche quando partecipavo alle gare di nuoto ero abbastanza una merda, per dirlo con eleganza. Se ho vinto due bronzi di categoria, infatti, è solo grazie a una fortuna sfacciata: gli altri concorrenti erano assenti o sono stati squalificati, per cui abbiamo tagliato il traguardo solo in tre. Tuttavia, ho imparato sulla mia pelle che rispettare le seguenti regole migliora la salute, propria e del prossimo.

Art. 1. Se il tuo obiettivo è imparare a nuotare, iscriviti a un corso di nuoto e non al nuoto libero.
Comma. Saper stare a galla e spersi muovere non vuol dire saper nuotare. 

Art. 2. È vietato andare a nuotare in piscina con la maschera e il boccaglio.

Art. 3. Se vuoi fare acqua gym, iscriviti a un corso di acqua gym.

Art. 4. La linea blu sul fondo della corsia serve, tra l'altro, a dividere la corsia in due direzioni. Quando si nuota bisogna tenere la destra, e questo anche se ci si trova nel Regno Unito, Irlanda, Cipro etc.

Art. 5. Non si va in piscina per mettersi a bordo vasca a ciarlare e fare versi strani. Se volete andare in un posto solo a socializzare, senza fare attività fisica, la palestra fa per voi. Il nuoto è uno sport splendidamente asociale.

Art. 6. In una delle corsie un cartello indica: "Corsia rapida". Dovrebbe essere superfluo e ridondante dirvi che, se siete lenti o rientrate nella categoria di cui all'art.1, non dovreste andare in quella corsia. Mai.

Art. 7. Quando si condivide la corsia con altra gente, si capisce subito chi è più rapido e chi meno. Se vedete che una persona più rapida di voi sta per arrivare, anzi è lì pronta a fare la virata, non affrettatevi a partire: aspettate che passi.
Comma. La persona, più veloce di voi, che stava arrivando e non avete fatto passare è autorizzata a toccarvi il piede per indicarvi di lasciarla passare.

Art. 8. È inutile, mentre si nuota a dorso, spingersi col galleggiante per far credere al prossimo che si è veloci.
Comma. Questo vale anche quando si fanno esercizi di gambe con la tavola.

Art. 9. Sedersi sui galleggianti è vietato ed è cosa da bambini. Ma, se fatto da una persona di mezza età, meriterebbe l'espulsione dalla piscina.

Art. 10. Attraversare la vasca di traverso passando sott'acqua è vietato.
Comma. Qualora vi mancasse l'aria e siete ancora a metà strada, cazzi vostri.

Art. 11. In una piscina abbastanza affollata nelle ore di nuoto libero, nuotare a delfino è un crimine.

Art. 12. Nel nuotare a rana, fare attenzione a non dare calci alle gambe o alle palle della persona che passa nel verso contrario o nella corsia accanto.

Art. 13. Ci sarà un motivo per sui è obbligatorio indossare la cuffia. Per questo motivo, è vietato, alla fine della nuotata, togliersi la cuffia e immergere i capelli nell'acqua (per quale cazzo di ragione poi uno lo dovrebbe fare?)
Comma. Se avete più peli che capelli, e in grande quantità, forse dovreste considerare il burkini.

Disposizioni transitorie e generali. Prima di entrare in acqua, il costume va allacciato bene, per evitare l'effetto salvadanaio.

5 commenti:

  1. Non lasciarlo più ammuffire sei mesi però sto blog....

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  2. Una delle poche ragioni per rientrare in Italia, sarebbe quella di riprendere a parlare correttamente il suo "idioma" :-D
    Rapido, rapida... Si vede che stai in Spagna!

    Detto da una che si fa correggere il francitaliano dalla madre ad ogni telefonata...

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    1. Ma "rapido" si dice anche in italiano! ok ok, lo ammetto... l' itañol si sta impadronendo del mio modo di parlare - e scrivere - col risultato che ora non parlo bene né l'italiano, né lo spagnolo! :-)

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  3. Grande! Sarebbe da stampare e affiggere in tutte le piscine!
    Io ti leggo perchè mi piacerebbe trasferirmi a Valencia per studio, attualmente vivo a Lanzarote. L'unica paura che ho è riguardo al Valenciano! Ho visto che l'universitá offre le lezioni sia in castellano che in valenciano, ma per alcuni corsi c'è solo in valenciano O.O è così necessaria la conoscenza di questa lingua?

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