Una settimana fa ho iniziato il mio terzo anno a Valencia (terzo anno. TERZO. La vecchiaia avanza) e lunedì, l'altroieri, è ufficialmente iniziato l'anno accademico.
Tuttavia, la prima lezione io l'ho data ieri e, come ogni semestre, ero anche un filino emozionato all'idea di iniziare il corso. Nonostante l'orario sfigato (la lezione inizia alle 19.30, ed è l'ultima della giornata, per cui l'aula sembra il set di The Walking Dead) , io sono partito abbastanza energico e contento.
Nonostante le mie buone intenzioni, però quando ho cercato di accendere il proiettore, non andava.
"Credo sia rotto, ieri durante la lezione ha improvvisamente smesso di funzionare" è intervenuto un alunno dalla prima fila.
"Ah. Mi è successa la stessa cosa nella prima lezione dello scorso anno. Dev'essere destino" ho risposto io, cercando di fare il simpatico.
"..." hanno risposto gli studenti.
E così, con l'interfono, ho chiamato la portineria chiedendo se poteva salire qualcuno a sistemare il proiettore. Dopo due minuti, la signora venuta dalla portineria ha constatato che non c'era nulla da fare e ci ha chiesto di spostarci in un'altra aula, allo stesso piano, dove un suo collega sarebbe passato a breve ad aprire la porta, qualora fosse chiusa a chiave.
Ho guidato la transumanza degli studenti - ma secondo me nel frattempo ne ho perso qualcuno - e, arrivato alla porta, ho visto che era chiusa a chiave. "Si, ho provato anch'io, è chiusa" mi ha detto uno studente olandese che avevo anche lo scorso anno, in un altro corso.
Dopo quasi dieci minuti di attesa e nessuno all'orizzonte, ho spedito l'olandese al piano terra a chiedere la chiave dell'aula, ma, al suo ritorno, mi ha detto "mi hanno detto che la chiave dell'armadietto (del computer) che hai va bene". "No, non va assolutamente bene", ho risposto piccato. "So com'è fatta quella chiave, e questa è diversa", e ho inutilmente infilato la chiave nella toppa per dimostrarlo.
A quel punto ho deciso di scendere giù, sempre più innervosito, e, arrivato in portineria, ho detto:
"Mi serve la chiave dell'aula. Questa (agitando la chiave dell'armadietto) non è la chiave dell'aula".
"Ma se vengo proprio da lì, ho appena aperto!" ha sbottato uno degli uomini della portineria.
"Senta, non è possibile, vengo da lì e non è passato nessuno."
"Le giuro che sono salito nonappena la mia collega ha chiamato all'interfono per dire che vi serviva una nuova aula"
"E io le giuro che la porta è chiusa"
"Saliamo insieme. Io non mento! È una questione d'onore"
"Io nemmeno mento! - ho ribattuto - Magari la porta era aperta e tu l'hai chiusa"
"..."
Saliti su, siamo andati alla porta, circondati dalla cinquantina di studenti del corso, lui, ha cercato di aprire e la porta non andava. "Ha visto?", sono intervenuto subito. Lui ha dato uno strattone più forte e la porta si è aperta. "Ha visto? Basta un pochino di forza" mi ha detto orgoglioso e soddisfatto, mentre io sprofondavo nello squallore e uno studente cercava di tirarmi su di morale dicendo che anche a lui sembrava chiusa a chiave.
Siamo entrati dentro, ma sarà difficile riconquistare il rispetto perso nel giro di mezz'ora.
Un ottimo inizio d'anno accademico.
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