Quando mi sono trasferito a Valencia non pensavo che, nel giro di circa un anno, mi sarei avvicinato in modo così rapido alle figure losche che contraddistinguono le sue alte sfere.
Proprio la settimana dopo che ho traslocato nel mio attuale appartamento, praticamente sotto casa mia ha aperto un "circolo privato" (così recita, sotto al nome del locale, l'insegna) gestito da un gruppetto di bancabbestia
(sì, bancabbestia, avete letto bene. Un bancabbestia è un punkabbestia che in realtà ha un conto corrente con più zeri del mio)
che praticamente non fanno altro che fumare canne. Io vivo al primo piano e l'ingresso del loro circolo è sotto al balconcino che ho in soggiorno, sì e no a quindici metri sulla sinistra. Il consumo di marijuana in quel "circolo" è così elevato che la settimana scorsa, mentre cenavo guardando un episodio di Dexter con la finestra del soggiorno aperta, l'odore entrava dentro casa mia. Non scherzo. Se non fosse per i due-tre cani che ogni tanto si portano lì nel pomeriggio nei week-end quando fanno le pulizie, uno dei quali si chiama Bambola (mi dite come cazzo si può chiamare un cane "Bambola"?) che abbaiano continuamente e che loro lasciano cagare proprio accanto al portone del mio palazzo, non mi darebbero alcun fastidio.
Ma infondo loro sono innocui, e non sono le figure losche delle alte sfere a cui facevo riferimento all'inizio, anzi non so perché ne stessi parlando.
Alcuni mesi fa ho scoperto che nella mia palestra è iscritto - rullo di tamburi - Ricardo Costa.
Ricardo Costa Climent è un politico quarantenne valenciano, manco a dirlo del PP, deputato alle Corts Valenciane (il consiglio regionale) da alcune legislature, ex portavoce del gruppo del PP alle Corts stesse.
Fu sospeso dalla sua posizione nel PP quando saltò fuori il suo ruolo nel caso Gürtel, probabilmente uno dei casi di corruzione più grandi d'Europa, nel quale si scoprì tramite intercettazioni ambientali e telefoniche come un gruppo di imprese - che avevano organizzato eventi per il Partido Popular - otteneva vantaggi nell'aggiudicazione di appalti grazie a regali e pagamenti vari fatti a politici del PP.
Tra le altre cose, regalavano completi da uomo, pantaloni etc. e tra le persone coinvolte, nella Comunidad Valenciana, c'erano appunto Ricardo Costa e l'allora Presidente della Comunidad, Francisco Camps.
In sostanza, se il PP spagnolo corrisponde al PDL italiano, Ricardo Costa è il Franco Fiorito della Comunidad Valenciana, anche se di aspetto decisamente migliore, e Camps è Formigoni. Quindi Franco Fiorito viene in palestra con me.
Nelle intercettazioni di un caso affine, Ricardo Costa viene chiamato Mimosin, cioè Coccolino. io non so perché, sarà perché ha la faccia da pacioccone? Non direi proprio: vedendolo in palestra, mi sembra un evidente caso di narcisismo ed egocentrismo.
La prima volta che lo vidi, mi stavo dirigendo alla macchina per gli addominali e lui, scartandomi, l'ha occupata. Io non voglio dire che me l'ha rubata, ecco, però il risultato è lo stesso. La seconda volta è stato quasi tutto il tempo a parlare al cellulare: io gli passavo accanto di tanto in tanto facendo il vago con aria tipo "hm, non capisco se usare questi attrezzi o quelli lì a fianco, ci rifletterò un po' ", nella speranza di captare una frase compromettente (se non regali della trama Gürtel, almeno che parlasse con un'amante), ma niente.
Ma l'incontro-scontro più importante è stato alcune settimane fa, quando, andando di fretta in bicicletta, ho rischiato di metterlo sotto mentre faceva jogging sulla pista ciclabile. Lui mi ha urlato qualcosa dietro, forse "Lei non sa chi sono io!", ma non l'ho sentito.
Onestamente avrei voluto gridargli qualcosa contro, o metterlo sotto con la bici, così sarei passato agli onori della cronaca come quelli che hanno lasciato un cumulo di feci accanto all'armadietto di Camps, ma non ne ho avuto il coraggio.
Sarà per la prossima volta?
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